EVENTI - Enrico Cisnetto
LO “SPAZIO” ITALIANO NEL MONDO
Le eccellenze e l’innovazione tecnologica come chiave di volta dello sviluppo del nostro Paese, e del Sud in particolare. Cosa insegna il caso dell’industria aerospaziale
- Auditorium dell'Ara Pacis Via di Ripetta, 190


​Ne parlano
Paolo Scaroni, amministratore delegato Eni
Pier Francesco Guarguaglini, presidente e amministratore delegato Finmeccanica
Giovanni Caprara, giornalista Corriere della Sera, autore de “Lo spazio, il quarto ambiente. Storia di Luigi Gerardo Napolitano, pioniere della microgravità” (Gruppo 24 Ore)
Fernando Napolitano, senior vice president e amministratore delegato Booz & Company Italia
Luigi Nicolais, parlamentare Pd
conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”


Parte una fase di rodaggio per lanciare al meglio “Roma InConTra”, manifestazione che nasce dallo straordinario successo ormai decennale di “Cortina InConTra”. E il primo appuntamento di “Aspettando Roma InConTra” lo dedichiamo a quello che per l’Italia consideriamo il tema dei temi: quale spazio abbiamo oggi e possiamo avere domani nei nuovi assetti dell’economia mondiale, caratterizzati dalla competizione globale e dalla “rivoluzione tecnologica” post-industriale. La ricetta sembra essere una sola: per farsi largo, l’Italia deve puntare sulla valorizzazione di eccellenze dislocate nei settori più avanzati. Magari prendendo spunto da esempi straordinari come quello di Luigi Gerardo Napolitano, pioniere della microgravità che a cavallo tra Italia e Stati Uniti, negli anni Cinquanta, ha portato avanti progetti di fondamentale importanza nell’ambito dell’ingegneria aerospaziale. Oggi il nostro Paese dispone sia di alcune presenze forti sia di potenzialità su cui puntare, ma è necessario moltiplicare gli sforzi che congiuntamente devono produrre le istituzioni e le aziende, concentrandosi su innovazione, sviluppo e ricerca. Per saperne di più, abbiamo invitato nella suggestiva cornice dell’Ara Pacis – che è la sede di “Roma InConTra” – i manager che guidano due autentici giganti dell’industria nostrana: Paolo Scaroni e Pier Francesco Guarguaglini. Due dei più importanti uomini d’impresa, che hanno voluto puntare tutte le loro fichés (vincendo) sull’internazionalità e la capacità innovativa delle aziende che dirigono. Con loro discuteranno, prendendo spunto da un libro che racconta la storia di Luigi Gerardo Napolitano, il figlio Fernando, tra i più affermati consulenti italiani, l’autore del volume Giovanni Caprara e Luigi Nicolais, parlamentare, ex ministro ed esperto di tecnologie, che di Napolitano è stato grande amico. Il tutto sotto la guida di Enrico Cisnetto, che come a Cortina è il patron di “Roma InConTra”.

Uno, nessuno, Albertazzi
Dal vecchio Re Lear al giovane Pablo Picasso, la storia di Giorgio Albertazzi è quella dei tanti personaggi che ha interpretato, recitando e dirigendo. Ma anche di oltre mezzo secolo d’Italia. Sul palco di “Roma InConTra” racconta le mille scene della sua
- Auditorium dell'Ara Pacis Via di Ripetta, 190


Dialogo tra
Giorgio Albertazzi, attore e regista
ed Emilia Costantini, giornalista Corriere della Sera
Conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”


Giorgio Albertazzi sta al teatro italiano come Pablo Picasso alla pittura. E non è casuale il paragone con il grande artista spagnolo, dal momento che il nuovo spettacolo del Maestro sarà interamente dedicato al genio che dipinse Guernica e altre opere indimenticabili. Una sovrapposizione tra i due giganti con tanti punti in comune, ma altrettanti di divergenza. Lo spettacolo su Picasso sarà a Roma proprio in questo periodo, e non vogliamo svelarvi troppo. Ma quella che vogliamo offrirvi, più che la storia di un personaggio, è quella dell’uomo testimone di oltre mezzo secolo di storia nazionale, e affidare alla sua voce inconfondibile una ricognizione sul nostro Paese tra il ricordo del passato e il racconto del presente, spaziando dall'arte alla politica, passando per la più stringente attualità. Sarà l’incontro con un grande artista che, in un caleidoscopio di ruoli e di interpretazioni, ha esaltato la cultura italiana nel mondo.

Sarà possibile seguire l'evento in differita sul canale sky 829 RTB Virgilio giovedì 24 marzo dalle ore 20:30


L'Italia che vorremmo
Dal confronto tra Gianfranco Fini e Giuliano Amato cerchiamo spunti bipartisan per disegnare il futuro del Paese. Senza trascurare le mille difficoltà del presente
- Auditorium dell'Ara Pacis Via di Ripetta, 190


​Dialogo tra
Gianfranco Fini, presidente Camera dei Deputati, autore de “L’Italia che vorrei” (Rubbettino)
e Giuliano Amato, presidente “Comitato 150 Unità d’Italia”
Conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”

L’occasione è la presentazione in anteprima del libro che rappresenta il “manifesto” del “nuovo” Gianfranco Fini, il leader sulla cui figura la politica nazionale si divide. A confrontarsi con lui l’autore della prefazione del volume edito da Rubbettino, Giuliano Amato, non casualmente l’uomo maggiormente bipartisan della sinistra italiana. Obiettivo dell’incontro è sì rispondere alla domanda più gettonata del momento – come se ne esce? – ma anche e soprattutto gettare lo sguardo oltre la contingenza per capire se e come sia possibile fare finalmente dell’Italia un paese moderno e civile.


Sarà possibile seguire l'evento in differita sul canale sky 829 RTB Virgilio


(RI)FACCIAMOCI UNA CULTURA
Tra sprechi non sanati e tagli indiscriminati, basteranno un po' di spiccioli ad arginare il crollo del patrimonio storico, artistico e monumentale italiano?
- Auditorium dell'Ara Pacis, via di Ripetta 190


Ne discutono
Giancarlo Galan, ministro Beni e Attività Culturali
Francesco Rutelli, presidente Alleanza per l’Italia
Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, giornalisti Corriere della Sera, autori de “Vandali. L’assalto alle bellezze d’Italia” (Rizzoli)
Conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”

“I vandali che ci interessano – scriveva Antonio Cederna nel ’56 – sono quei nostri contemporanei i quali, per turpe avidità di denaro, per ignoranza, volgarità d’animo o semplice bestialità, vanno riducendo in polvere le testimonianze del nostro passato”. Inizia così l’ultimo lavoro, dopo il successo de “La Casta”, della più affermata tra le “coppie di fatto” del giornalismo d’inchiesta. Per il pubblico di “Roma InConTra”, Stella e Rizzo discuteranno degli sconquassi subiti dalla cultura nostrana, danneggiata da anni di incuria e di investimenti all’osso, che hanno compromesso un patrimonio dell’umanità che l’Italia amministra, impedendogli inoltre di trasformarlo in un volano per l’economia nazionale. Il nostro Paese possiede entro i suoi confini oltre il 50% dell’intero patrimonio artistico mondiale, eppure non siamo capaci di valorizzare a dovere questa straordinaria ricchezza. Prova ne siano i musei, che vedono scendere ogni anno il numero di visitatori, il degrado di Pompei e di altri siti archeologici, la cementificazione abusiva, lo stato di abbandono che caratterizza una parte inaccettabile del patrimonio artistico del nostro paese.
Sul palco di “Roma InConTra”, insieme agli autori di “Vandali”, ci saranno anche Giancarlo Galan, nuovo ministro dei Beni Culturali che eredita la contestata gestione Bondi e si trova di fronte ad un lavoro tutt’altro che semplice, e Francesco Rutelli, che dei Beni Culturali è stato ministro nel gabinetto Prodi del 2006.

UN REFERENDUM CHE FA ACQUA
Le risorse idriche sono un bene pubblico, ma che va gestito secondo le regole di mercato se si vuole renderle efficienti. Invece, l’approccio ideologico del fronte referendario rischia di bloccare il tentativo di fermare gli sprechi
- Auditorium dell'Ara Pacis, via di Ripetta 190


Ne discutono

Giovanni Alemanno, sindaco Roma Capitale
Roberto Bazzano, presidente Federutility
Raffaele Bonanni, segretario generale Cisl
Alessandro Cecchi Paone, giornalista e conduttore televisivo
Sergio Chiamparino, già sindaco Torino
Raffaele Fitto, ministro Rapporti Regioni e Coesione Territoriale
Vito Gamberale, amministratore delegato Fondo F2i Sgr
Antonio Massarutto, docente Politica economica Università Udine e autore de “Privati dell’acqua?” (Il Mulino)
Alessandro Ortis, già presidente Autorità energia elettrica e gas
Marco Staderini, amministratore delegato Acea

Conduce
Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”

Il recente dibattito sull’acqua, trainato dalla campagna dei comitati per il “sì”, si è avvitato su una serie di false verità. La più grave è stata di far pensare che in ballo ci sia la privatizzazione di un bene collettivo, piuttosto che la gestione di un settore che, per funzionare, deve muoversi in un regime concorrenziale di mercato. La decisione di costituire una specifica Authority fornisce un ulteriore motivo alla necessità di affrontare la questione non con l’emotività di una consultazione popolare, ma attraverso un intervento organico basato sul binomio pubblico-privato. A discuterne, sul palco di “Roma InConTra”, esperti ed esponenti di varia provenienza, tutti convinti che l’unico modo per centrare l’obiettivo di un bene pubblico sia quello di garantirne l’efficienza e di non pesare sui conti dello Stato.​


ALIMENTARE IL FUTURO

- Ara Pacis Augustae - Roma


​In occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione
e in vista del grande appuntamento di Expo 2015
un incontro con protagonisti straordinari
per lanciare una grande iniziativa di solidarietà a favore del Corno d’Africa

ROMA CAPITALE MONDIALE DELL’ALIMENTAZIONE
Sede delle agenzie Onu che combattono la fame nel mondo, Roma celebra la Giornata dedicata a questo tema con una serie di grandi iniziative
- Ara Pacis Augustae - Roma


​Saluto e intervento di
Giovanni Alemanno, sindaco Roma Capitale

NUTRIRSI DI PIÙ, NUTRIRSI MEGLIO. SPENDENDO MENO

- Ara Pacis Augustae - Roma


​Ne parlano
Carlo Petrini, fondatore Slow Food
Giuseppe Sala, amministratore delegato Expo 2015
Maurizio Carrara, presidente Unicredit Foundation
Conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra

L’ITALIA CON L’ONU CONTRO L’EMERGENZA CIBO

- Ara Pacis Augustae - Roma


​​Interventi di
Franco Frattini, ministro Affari Esteri
Manoj Juneja, vicedirettore generale FAO
Kanayo F. Nwanze, presidente International Fund for Agricultural Development (IFAD)
Josette Sheeran, direttore esecutivo World Food Programme (WFP)
Conduce: Enrico Cisnetto, “Roma InConTra”

Dal settembre 2010 nel Corno d’Africa ha smesso di piovere. Una siccità che sta flagellando una delle zone più povere del pianeta, con una ricchezza procapite che in alcuni casi non raggiunge i 100 $ l’anno. Che cosa si può fare? Intanto, bisogna realizzare interventi mirati, che consentano alla popolazione di Etiopia, Gibuti, Kenya e Somalia di superare questo momento di crisi gravissima. Poi, agli interventi emergenziali bisogna aggiungere quelli programmatici, che consenta a questi Paesi di costruirsi un futuro più solido.
Ma la tragedia che sta vivendo il Corno D’Africa non è isolata, dal momento che la malnutrizione e la difficoltà a reperire cibo sono un problema che riguarda un miliardo di persone circa (un sesto della popolazione totale). E  il contributo, importante, offerto dalle moderne tecnologie – che hanno permesso di abbattere i costi di produzione del cibo – ha però, come rovescio della medaglia, il depauperamento delle risorse idriche e l’introduzione nell’ambiente di sostanze tossiche. A ciò va aggiunto che, a fronte di una parte consistente del mondo che soffre la fame, ce n’è un’altra di eguale estensione che mangia troppo. Il che non rappresenta solo uno spreco, ma anche un pericolo per la salute. Occorre, è evidente, riuscire a raggiungere una più equa distribuzione delle risorse alimentari. E per capire come centrare questo obiettivo, abbiamo invitato autentici numeri uno.


POLITICA e ANTIPOLITICA
COME EVITARE CHE L'INDIGNAZIONE CONTRO LA CASTA ALIMENTI IL QUALUNQUISMO
- Auditorium dell'Ara Pacis


​Ne parlano
Piero Angela, giornalista e conduttore televisivo, autore de "A cosa serve la politica?" (Mondadori)
Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, giornalisti Corriere della Sera, autori de "Licenziare i padreterni" (Rizzoli)
Conduce: Enrico Cisnetto, "Roma InConTra"

Oggi ci sono molti motivi per essere “indignati”. E quando le cose vanno male e si è delusi, la tentazione di dire “basta” si fa forte. Ma in questi casi in Italia il rischio è che prevalga un becero qualunquismo all’insegna del “è tutto sbagliato, è tutto da rifare”, del tutto privo di lucidità analitica e di capacità di proposta. Mentre ciò che più manca, invece, è un progetto di società, intorno al quale selezionare la classe dirigente, che altrimenti non può che formarsi sulla base della popolarità, della capacità di ricercare facile consenso, della clientela.
Questo incontro vuole dunque superare l’abusato schema interpretativo della realtà basato sulla contrapposizione tra “buona politica” e “cattiva politica”, per indagare invece la dinamica “politica-antipolitica”, o se si vuole la perniciosa saldatura tra “cattiva politica” e “antipolitica”.
A discuterne la coppia di giornalisti che più di tutti ha ingaggiato una lotta contro la “casta” a suon di puntuali denunce di privilegi intollerabili, di sprechi assurdi e di malversazioni indecenti. E uno straordinario giornalista televisivo che, dopo averci mostrato le meraviglie della natura e spiegato in modo comprensibile la scienza, ha deciso di rispondere a una grande domanda: a che cosa serve la politica?
Nei prossimi giorni
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